Nella lunga lista di fenomeni odiosi e fastidiosi, di quelli che fanno legittimamente preoccupare i genitori, e non solo, l’ultimo arrivato si chiama needle spiking. Si tratta di un comportamento criminale che si teme possa presto raggiungere anche il nostro Paese. È nato in Inghilterra e si è poi allargato all’Europa settentrionale, mettendo radici in Irlanda, Scozia, Olanda, Belgio e Francia. Nelle prossime righe, spiegheremo in che cosa consista e daremo alcune linee guida su come sia meglio difendersi da esso. Il primo consiglio, che anticipiamo già in questa introduzione, è naturalmente quello di prestare sempre la massima attenzione, quando si frequentano luoghi pubblici e affollati.
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Che cos’è il needle spiking
Con il termine needle spiking indichiamo punture a tradimento eseguite da sciocchi, o malintenzionati, in luoghi affollati e caotici, dove è facile riuscire ad avvicinarsi molto alle altre persone presenti. Il palcoscenico ideale di questi assalti, perché in fin dei conti di questo si tratta, sono i concerti e gli eventi in discoteca. Il colpevole identifica la sua vittima, le si avvicina e, rapidamente, con fare furtivo, la punge su braccia, gambe oppure schiena. Le testimonianze di chi abbia subito un simile agguato si somigliano. Si sente un pizzico improvviso mentre si è circondati dalla folla, tanto da non avere contezza di chi si sia avvicinato così tanto. In breve tempo, si prova confusione e, poi, un vuoto improvviso, un blackout e, infine, uno svenimento che ci scollega dal mondo per diversi minuti. Al risveglio, non si ricorda nulla di quanto sia avvenuto dopo la puntura e, non di rado, ci si ritrova in luoghi diversi, anche considerevolmente lontani da dove si sia stati attaccati.
Nei primi Paesi dove si sono raccolte testimonianze di simili aggressioni è scoppiata una vera e propria psicosi. In Francia si contano già decine di casi e c’è anche stato un arresto, nella città di Tolone, nel corso dell’estate 2022, quando il fenomeno era agli inizi. Il colpevole, ventenne, è stato arrestato per violenza aggravata da possesso di armi – la siringa – e premeditazione. Una denuncia non così leggera.

Il contenuto della siringa
Il termine needle spiking è inglese e si può tradurre, in italiano, con puntura d’ago. Come tutti sappiamo, quando si somministra un’iniezione, normalmente si introduce una sostanza nel corpo di chi la riceve. Eppure, le vittime esaminate non presentavano sostanze nocive o estranee in circolo, nel loro corpo. Le analisi tenute in Francia, in seguito alle indagini già citate, e in Svizzera, non hanno evidenziato alcunché di strano negli organismi colpiti. Effettivamente, eseguire una puntura così velocemente rende difficile la somministrazione di sostanze. Non c’è infatti il tempo materiale perché si possa iniettare qualcosa: la vittima se ne accorgerebbe e il colpevole sarebbe immediatamente smascherato. È possibile provocare vertigini e svenimenti senza iniettare nulla?
La situazione è curiosa. Una possibile spiegazione è quella dell’effetto nocebo. Di fatto, credendo di aver ricevuto un’iniezione di qualche sostanza pericolosa, finiamo per subirne davvero gli effetti. La scienza prevede l’esistenza di una condizione di questo tipo ma sembra strano che così tante vittime possano provare lo stesso effetto dopo essere state attaccate. L’introduzione della siringa nel corpo della sfortunata vittima resta troppo rapida perché questa possa contrarre malattie veicolate dallo strumento, come ad esempio l’HIV. Quello che più incuriosisce relativamente al needle spiking è proprio questo: il fatto che l’attacco duri meno di un secondo. Tale intervallo di tempo è davvero molto breve.
Prevenire gli assalti e il needle spiking
Come ci si può difendere dal needle spiking? Esistono strategie che ci diano modo di proteggerci da agguati così subdoli e imprevedibili? Sicuramente, non si tratta di una facile prevenzione. Il consiglio che si può dare è quello di evitare, qualora sia possibile, le grandi folle. Nel caso in cui si desideri concedersi una serata in discoteca, o si voglia partecipare al concerto della nostra band preferita, facciamo squadra con chi ci accompagna e guardiamoci le spalle l’un l’altro, come si suol dire. Qualora qualcuno lamenti di essere stato punto, non perdiamo tempo: chiamiamo la polizia o i genitori, nel caso di gruppi di giovanissimi, e denunciamo immediatamente l’accaduto. Anche la sicurezza o i baristi presenti possono darci una mano.
Nel caso in cui si trovassero sul proprio corpo i segni di una puntura, a qualche ora di distanza dal rientro a casa, è consigliabile rivolgersi a un medico per effettuare un esame del sangue oppure delle urine. Le sostanze, normalmente, restano in circolo per un massimo di 24 ore. Il needle spiking è reato. Anche se non vi sono tracce o sospetti di stupro, abuso o violenza, la condotta deve essere denunciata.
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