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La deprivazione sensoriale: il silenzio che urla nell’abisso

La deprivazione sensoriale è una pratica nata nell’antichità come metodo di tortura e interrogatorio, che però viene utilizzata tutt’oggi con scopi totalmente differenti. Questa pratica consiste nel privare un individuo della facoltà di percepire una o più tipologie di stimoli sensoriali, quali: vista, tatto, udito, gusto e olfatto.

Verrà qui di seguito analizzato in cosa consiste questa pratica, come è stata applicata in passato e come viene applicata al giorno d’oggi.

La deprivazione sensoriale come tortura

La deprivazione sensoriale è nata come strumento di tortura per i prigionieri, che venivano obbligati per un determinato periodo di tempo (variabile da uno a più giorni) a rimanere confinati in uno spazio relativamente piccolo e totalmente buio, da soli, senza la possibilità di comunicare con nessuno. In questa maniera, per chi veniva sottoposto alla tortura non c’era alcuna possibilità di riuscire a realizzare quante ore, né quanti giorni passassero, e così, essendo in completa assenza di stimoli esterni, i sintomi più comuni che venivano sperimentati erano: ansia, attacchi di panico, depressione e persino allucinazioni.

La vasca di deprivazione sensoriale 

La deprivazione sensoriale venne studiata approfonditamente alla fine degli anni Cinquanta dal ricercatore statunitense John Lilly, il quale, effettuò diversi esperimenti a riguardo, grazie a uno strumento che viene tutt’oggi utilizzato: la vasca di deprivazione sensoriale, chiamata anche vasca di isolamento o vasca di galleggiamento.

Lavorando nei laboratori del National Institute of Mental Health, il dr. Lilly scoprì una grande vasca che veniva usata durante la Seconda guerra mondiale per lo studio dei sommozzatori. Così, decise di utilizzarla per i suoi studi sulla deprivazione sensoriale, adattandola ai suoi esperimenti per comprendere gli effetti dell’assenza di stimoli sul cervello umano. 

Come funzionava

La vasca era riempita con dell’acqua satura di sale solfato di magnesio, che permetteva ai corpi che vi si immergevano di galleggiare senza alcuno sforzo. Inoltre, l’acqua veniva mantenuta costantemente a temperatura corporea, in modo da escludere totalmente la sensazione tattile. Anche la percezione sensoriale di olfatto, udito e vista veniva totalmente eliminata, dato che la vasca veniva isolata in un luogo senza luce, odori e rumori esterni. 

Esito dell’esperimento 

In seguito a molteplici esperimenti il dr. Lilly scoprì che grazie al galleggiamento e alla completa assenza di stimoli, il corpo veniva completamente defaticato, mentre il cervello tendeva a entrare in uno stato onirico profondo, in cui talvolta si presentavano anche allucinazioni. Fu grazie a questo strumento che si scoprì che in assenza di stimoli, il cervello è in grado di ampliare le sue capacità e di produrne nuovi.

Utilizzi 

Negli anni Settanta la vasca di deprivazione sensoriale divenne uno strumento diffuso in tutto il mondo per migliorare le performance sportive, raggiungere il rilassamento e il benessere psicofisico. Tutt’oggi alcune società sportive la utilizzano per accelerare il recupero dei loro atleti, dato che lo stato di rilassamento indotto da questo strumento è ai livelli massimi. Infatti, monitorando l’attività cerebrale dei soggetti immersi al suo interno è stato constatato che vengono prodotte per la maggior parte onde theta, che sono onde associate a visioni fantastiche, tipiche dello stato di dormiveglia. Infatti, è anche grazie alle capacità di introspezione e visualizzazione che la vasca fornisce, che lo stato che si raggiunge al suo interno è stato paragonato a quello di profonda meditazione dei monaci buddhisti.

Benefici 

È stato dimostrato che l’uso della vasca di deprivazione sensoriale apporta diversi benefici sia al corpo, sia alla mente. Infatti, questo strumento viene utilizzato anche per il miglioramento della memoria, per trattare le dipendenze, affievolire il dolore cronico e curare numerose patologie

Più nel dettaglio questo strumento è in grado di:

  • Ridurre ansia e stress, e lievi forme depressive
  • Donare un profondo senso di calma, benessere e tranquillità
  • Velocizzare i tempi di recupero dopo un infortunio
  • Stimolare la secrezione di endorfine, le sostanze prodotte dal cervello che generano piacere, e diminuire la produzione di cortisolo e di ACTH (i cosiddetti “ormoni dello stress”)
  • Migliorare i sintomi di patologie come riniti, allergie e psoriasi
  • Ridurre dolori cervicali muscolari e articolari
  • Aumentare la concentrazione e la creatività
  • Migliorare la circolazione sanguigna, regolarizzare la frequenza cardiaca e diminuire il consumo di ossigeno, riducendo i fattori di rischio legati a patologie cardiache e respiratorie
  • Permettere una migliore ossigenazione dei tessuti
  • Accelerare il metabolismo
  • Migliorare la qualità del sonno
  • Favorire l’eliminazione delle tossine dal nostro organismo
  • Aiutare a eliminare abitudini nocive
  • Ridurre dolori cervicali muscolari e articolari
  • Idratare profondamente la tua pelle, donandole elasticità e lucentezza
  • Rafforzare il sistema immunitario
  • Aumentare i livelli di energia
  • Aumentare la capacità di visualizzazione e di espansione della consapevolezza, intensificando l’acutezza dei sensi e stimolando la capacità di problem solving
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