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Il test dell’albero: interpretazioni e significati

Il test dell’albero, anche noto con il suo nome originale, tedesco, di Baumtest, è uno strumento proiettivo a disposizione della psicologia. Si utilizza al fine di analizzare la personalità delle persone e l’universo emotivo loro sottostante. L’applicazione di questa prova è piuttosto semplice, per cui non è raro farne uso con i bambini. La sua validità come strumento di auto-analisi, ad ogni modo, resta la stessa anche per gli adulti, i quali possono tranquillamente sottoporsi al Baumtest. La prova dà modo a chiunque la esegua di conoscersi meglio, a partire da un’operazione davvero molto semplice: quella di disegnare un albero su un foglio bianco.

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Come funziona il test dell’albero

Il test dell’albero è nato in Svizzera, intorno al 1949, da un’intuizione di Emil Jucker. Egli visualizzò una serie di analogie tra il corpo umano e la struttura degli alberi. La teoria della similitudine tra l’essere umano e una pianta ben eretta risale alla ricerca di Carl Gustav Jung. Secondo il celebre psicanalista, infatti, il disegno di un albero su un foglio equivale, in tutto e per tutto eccezion fatta per il soggetto, a un autoritratto. Lo psicologo tedesco Karl Koch, nel corso degli anni ’50, raccolse e sistematizzò tutti i dati provenienti dalle esperienze dei suoi due predecessori. Pose poi tutti i suoi dati, e la vasta casistica che confermava le intuizioni di Jung e Jucker in un volume. Lo diede alla stampa con il titolo Il reattivo dell’albero.

Come tutti i test proiettivi, anche questo rappresenta una prova nella quale il soggetto sottoposto all’esame proietta sé stesso fuori di sé. I metodi basati sul disegno, come il test dell’albero, sono quelli che più si avvicinano a una interpretazione psicografologica. Essi prendono infatti in considerazione numerosi elementi: disposizione, tratto, pressione sul foglio e ogni ulteriore fattore psicologico, identificato dalle immagini aggiunte, proiettate sulla superficie di illustrazione. Attraverso le sagome messe su carta si evidenziano problematiche di natura affettiva che altrimenti resterebbero inconsce. In tal modo, si ottiene una visione complessiva più profonda della personalità di chi si sottoponga al test. Emergono in questa maniera stati emotivi, tendenze, desideri, conflitti intimi e interiori nonché il modo, proprio del soggetto, di stabilire relazioni sociali.

Come eseguire il test dell’albero

Test dell'albero: due alberi affiancati
Il test dell’albero è molto semplice ed è divenuto popolarissimo

La posizione eretta accomuna uomo e albero ed è l’aspetto più evidente della analogia tra loro. La pianta è vita, slancio vitale, forza e sicurezza. Gli strumenti del test dell’albero sono due: una matita e un foglio bianco, che sia il più ampio possibile. L’indicazione è semplicissima: disegnare un albero da frutto come meglio si possa. Il test si somministra a partire dai 4 anni. Le caratteristiche psicometriche di attendibilità e validità di questo test sono messe in dubbio da alcuni, poiché, in fin dei conti, non esiste grande abbondanza di informazioni a riguardo. Ciononostante, il Baumtest è ormai popolarissimo. L’ampio numero di test dell’albero somministrati ha già fornito una vasta casistica di informazioni che ci fornisce oggi elementi di interpretazione stabili e obiettivi.

Quali risultati si ottengono dai test proiettivi

Il test dell’albero e le altre note verifiche proiettive, come il disegno dell’uomo sotto la pioggia oppure l’esame delle macchie di Rorschach, hanno un’elevata valenza clinica. Essi permettono infatti di comprendere come il paziente percepisca, motivi e gestisca il proprio mondo interiore. Semplificando, potremmo dire che ci raccontano una persona meglio di quanto essa possa fare con le proprie parole. Perché siano efficaci al massimo, essi non andrebbero mai sottoposti in maniera esclusiva. Il Baumtest ci dice molto, il Rorschach altrettanto e la prova di disegno con il soggetto sotto l’acquazzone fa lo stesso. Ma tutti e tre assieme sono ancor più esplicativi. Questi esami sono concepiti per essere complementari l’uno all’altro.

Il test dell’albero denota lo stato emotivo di chi vi si sottopone, nel preciso momento in cui lo fa, ma rimanda anche alla personalità del soggetto in generale, all’infuori del momento specifico e di quello che stia attraversando in quel dato istante. Di fatto, fornisce elementi temporanei (stato d’animo) e persistenti (personalità), ponendosi come un espediente davvero utile per approfondire la conoscenza di una persona e acquisire elementi per una sua valutazione psicologica e analitica.

Tutto il potenziale del test dell’albero

Il Baumtest, da solo o associato ad altre prove psicografiche, è in grado di:

  • misurare stabilità, vulnerabilità e sensibilità di una persona attraverso la presenza – o l’assenza – di conflitti interiori;
  • rivelare la struttura complessa della psiche, o il contenuto del nostro inconscio, come sostengono la psicanalisi e altre correnti psicologiche;
  • diagnosticare disabilità cognitive e rintracciare i primi sentori di demenza senile.

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