Nella psicologia dello sviluppo gioca un ruolo chiave la resilienza. Essa consente uno sviluppo sano, equilibrato e capace di gestire le sfide quotidiane mediante un atteggiamento positivo e propositivo, atto a risolvere i problemi e individuare soluzioni. Strategie per migliorarla.
Resilienza: cosa significa
La Resilienza è la capacità delle persone di affrontare situazioni stressanti, difficili, traumatiche.
Grazie alla resilienza le persone riescono a uscire da eventi molto dolorosi, ricostruiscono la propria esistenza anche dopo sfide realmente dure, eventi drammatici.
Tutto ciò perché questa capacità gli consente di andare avanti, nonostante crisi e problemi, e di ricostruire la propria vita, ripartendo dalla stessa con un atteggiamento positivo.
Tuttavia, la resilienza può non essere sempre presente in egual misura nel corpo della vita. Le situazioni negative mettono le persone a dura prova e, anche se riescono ad uscirne, facendo ripartire la propria vita, può accadere che dopo questi momenti la resilienza può subire un colpo tale da essere messa in crisi.
Dunque, la resilienza va alimentata, coltivata sempre perché occorre sempre essere resilienti.
Nessuno è intoccabile. Tutti subiscono traumi, affrontano situazioni difficili, ma chi ha un buon livello di resilienza affronta tutto con un differente atteggiamento, positivo, propositivo, senza subire passivamente e sapendosi adattare ai cambiamenti.
Psicologia dello sviluppo
La psicologia dello sviluppo analizza cambiamenti e processi di crescita che avvengono in bambini e adolescenti.
Compito di questo ramo della psicologia è capire cosa c’è alla base della crescita delle persone sotto molteplici punti di vista, in particolare dal punto di vista fisico, cognitivo, sociale, comportamentale.
La psicologia dello sviluppo, inoltre, analizza e studia i fattori che influenzano il percorso di sviluppo delle persone, spingendoli a comportarsi e agire in modi diversi.
Nello sviluppo, quindi nella crescita di ogni persona, cambiano, si trasformano e interagiscono differenti aspetti della persona:
- Biologici, cambia il corpo
- Socio-emotivi, cambiano le relazioni, la personalità, la sfera emotiva
- Cognitivi, cambia il pensiero, l’intelligenza e il linguaggio.
Nello sviluppo di bambini e adolescenti devono considerarsi differenti fattori e processi: quelli della personalità specifica di ogni persona, quelli del contesto socioculturale frequentato dal bambino e poi dall’adolescente.
Lo sviluppo, naturalmente, non si arresta con l’adolescenza, prosegue durante tutto il ciclo della vita.
Tutte le influenze che l’individuo ha nel corso del suo sviluppo, definiscono la sua crescita a persona adulta, lo rendono una persona o un’altra.
Inoltre, crescendo si definiscono e delineano caratteristiche caratteriali e atteggiamenti verso la vita che determineranno riuscite, successi, modi di affrontare le sfide quotidiane e modi di uscire dalle crisi che la vita porta ad affrontare.
Sviluppo e resilienza
La resilienza è proprio una delle caratteristiche che consentono di affrontare la vita in modo positivo, consapevole e responsabile e di riuscire nei diversi ambiti di azione: familiare, scolastico, lavorativo e relazionale.
Dunque, nello sviluppo psico-fisico e sociale è determinante avere un atteggiamento positivo nei confronti della vita oppure averne uno negativo.
Nel corso della crescita tutti gli aspetti della personalità, del carattere, dell’interazione con gli altri si forma, si modifica, si definisce.
Pertanto, è fondamentale avere e usare tutti gli strumenti a disposizione per sviluppare atteggiamenti positivi nei confronti della vita, come la resilienza.
Sviluppare resilienza, partendo dall’infanzia, è davvero molto importante per far crescere adolescenti e poi adulti in grado di affrontare la vita, prendendola di petto, come veri e attivi protagonisti della stessa.
I bambini che sviluppano resilienza saranno adolescenti in grado di affrontare proprio l’adolescenza, un periodo difficile, complicato, un periodo di cambiamenti del corpo, delle relazioni, delle emozioni.
Al contrario, adolescenti non resilienti potrebbero affrontare con maggior fatica le sfide adolescenziali, uscendone acciaccati e divenendo adulti non resilienti in cui l’unico atteggiamento noto è quello passivo, distruttivo anziché costruttivo.
La resilienza, inoltre, andrà usata in tutti gli ambiti della vita, poiché sarà sempre necessario affrontare situazioni, sfide, dolori, difficoltà.
Non si tratta di avere uno scudo contro le avversità della vita, ma solo un paracadute che consenta di pensare, agire responsabilmente e consapevolmente, che consenta di affrontare le difficoltà consapevoli di riuscire a farcela.
Nei momenti di crisi, in cui anche la resilienza vacilla, occorre avere ancor più consapevolezza e mettere in atto strategie per migliorarla, per rafforzarla.
Come migliorare e coltivare la resilienza
Per accrescere la resilienza occorre:
- Avere un atteggiamento ottimista
- Coltivare autostima
- Essere consapevoli dei propri punti di forza e abilità (auto-conoscenza)
- Impegnarsi con determinazione
- Comunicare
- Porsi obiettivi realistici e realizzabili
- Sviluppare abilità di problem-solving
- Focalizzarsi su ciò che rende felice, emozioni positive
- Gestire in modo sano sentimenti e impulsi
- Costruire relazioni sociali stabili.