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Celiachia e disturbi psicologici: collegamenti da esplorare

In tempi recenti, l’interesse per riconoscere eventuali correlazioni tra celiachia e disturbi psicologici è sempre crescente nella comunità scientifica.

La celiachia è una condizione autoimmune in cui il consumo di glutine provoca danni al rivestimento dell’intestino tenue. Oltre ai sintomi fisici, la celiachia può avere un impatto significativo sulla psicologia del paziente, generare stress, disturbi alimentari, ansia, depressione, disturbi del sonno… Questo può avvenire non solo per l’impatto propriamente psicologico di dover convivere con questa condizione, ma anche a causa dell’impatto sulle capacità cognitive che il cattivo assorbimento di alcune sostanze possono comportare.

Introduzione breve alla celiachia

La celiachia è un disturbo complesso, che possiamo riassumere con questa definizione: si tratta di una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario risponde in modo eccessivo al glutine, una proteina presente in diversi alimenti e cereali quali il grano, orzo, segale. Questa disfunzione provoca danni all’intestino tenue e ostacola l’assorbimento dei nutrienti.

Il paziente affetto da celiachia, nella maggior parte dei casi, presenta sintomi quali disturbi gastrointestinali, stanchezza cronica, perdita di peso. Ma questi sono solo i più comuni: ciò che rende tale disturbo tanto insidioso è proprio il fatto che può celarsi dietro i sintomi più disparati così da non essere immediatamente diagnosticato.

Disturbi psicologici associati alla celiachia

Gestire una condizione cronica, che comporta restrizioni dietetiche e attenzioni quotidiane per salvaguardare la propria salute, può essere di per sé estremamente stressante per la nostra psiche.
L’impatto psicologico della diagnosi di celiachia e la convivenza nel lungo termine con questa condizione, può rendere più suscettibili a disturbi correlati all’ansia o alla depressione.

Inoltre i sintomi fisici correlati alla celiachia, come il dolore addominale e il disagio gastrointestinale, possono disturbare il riposo di chi ne soffre, comportando disturbi del sonno che possono trascinarsi nel lungo periodo.
Insonnia e difficoltà a dormire possono avere conseguenze sul nostro benessere mentale anche gravi, compromettendo le nostre capacità cognitive.

Allo stesso modo, il costante senso di fatica e stanchezza persistente che la celiachia comporta, può influenzare negativamente la nostra salute mentale. Anche la memoria e la concentrazione possono subire dei cali a causa delle disfunzioni di assorbimento dei nutrienti causate dalla celiachia.
Stanchezza perenne, difficoltà di memoria e di concentrazione e disturbi del sonno, possono generare frustrazione, senso di impotenza, fino a disturbi psicologici come la depressione.

donna stanca mentre lavora
La celiachia può comportare disturbi del sonno, stanchezza perenna e problemi di attenzione incidendo sul benessere mentale.

Possibili meccanismi di collegamento diretti tra la celiachia e la nostra salute mentale

Recenti studi stanno via via dimostrando come i meccanismi di collegamento tra celiachia e benessere mentale non sono solo relativi all’impatto psicologico che i sintomi di questo disturbo hanno sulla quotidianità del paziente, ma che esistono collegamenti diretti dal punto di vista fisiologico.

L’infiammazione sistemica cronica che caratterizza la celiachia può avere un impatto sul sistema nervoso e sul nostro cervello, contribuendo all’insorgenza di sintomi psicologici come ansia e depressione.

Particolarmente significativo inoltre è l’impatto che il malassorbimento nutrizionale può avere sulla nostra salute mentale. La celiachia può comportare disfunzioni nell’assorbimento di nutrienti essenziali anche gravi. La carenza di nutrienti come ad esempio acido folico e vitamina B12 può avere impatti negativi sulle funzioni cognitive e dunque sul benessere psicologico del paziente.

La medicina ha inoltre dimostrato che esiste una correlazione diretta tra salute mentale ed equilibrio del microbiota intestinale e la celiachia può alterare in maniera consistente la composizione del microbiota. La scienza sta ponendo sempre più attenzione all’asse intestino-cervello e ai processi neurologici coinvolti e ciò che emerge è che la nostra salute mentale è fortemente legata a quella del nostro intestino.

Un approccio integrato per prevenire i disturbi psicologici in chi è affetto da celiachia

Diagnosticare prima possibile la celiachia e avviare immediatamente una gestione adeguata di questa condizione è il primo fondamentale passo per prevenire complicanze sia fisiche che psicologiche.

Soprattutto nel periodo successivo alla diagnosi, è consigliabile affiancare al trattamento principale – ossia l’avvio di una dieta senza glutine – un supporto terapeutico di tipo psicologico, così da accompagnare il paziente nella nuova gestione delle sue abitudini alimentari e della sua quotidianità.

Il supporto psicologico è prezioso per aiutare il paziente a imparare a gestire l’ansia e lo stress associati alla gestione della malattia, sempre affiancati da un monitoraggio medico per assicurarsi che con la nuova dieta i valori nutrizionali del paziente rientrino via via nella norma.

Educazione e consapevolezza

Fare divulgazione sulla celiachia ed educare alla conoscenza di questa condizione è fondamentale per favorire diagnosi tempestive. Ma altrettanto importante è fare luce e mettere in guardia sulle connessioni tra la salute mentale fisica e mentale insite alla celiachia stessa.

Ridurre lo stigma e promuovere una comprensione approfondita può migliorare la qualità della vita per coloro che vivono con questa condizione.

È bene quindi ricordare che la celiachia va ben oltre i sintomi gastrointestinali e può influenzare significativamente la salute mentale.
Una gestione completa che comprenda sia la salute fisica che mentale può migliorare la qualità della vita delle persone affette da celiachia, promuovendo un benessere completo e sostenibile.

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