I disturbi dell’umore rappresentano patologie specifiche con alterazioni del tono dell’umore causa di problematiche di carattere sociale e relazionale, durature nel tempo. Dalla mania, alla biopolarità, i disturbi dell’umore sono molteplici e assumono differenti caratteri. Cosa sono e come si curano.
Disturbi dell’umore: cosa sono
L’umore è definito, in ogni dizionario, come “stato d’animo, condizione di spirito”.
Per parlare di disturbi dell’umore, però, occorre considerare un altro elemento, l’affettività. Con questo termine si fa riferimento allo stato emotivo, espresso mediante la gestualità corporea e le espressioni del viso.
I due termini sono strettamente collegati, al punto che i disturbi dell’umore sono anche noti come disturbi dell’affettività.
Se normalmente la tristezza è un sentimento comune che si manifesta in seguito ad eventi particolari e specifici, essa diventa patologica quando si trasforma in depressione.
Anche la depressione può presentarsi in seguito ad eventi traumatici, difficili da gestire, a separazione o lutti, tuttavia la depressione può diventare sintomo di disturbi dell’umore quando si protrae per un periodo di tempo eccessivamente lungo.
In alcuni soggetti che soffrono di disturbi dell’umore si presenta un’unica patologia invalidante, come la depressione appunto, mentre in altri essa è associata e alternata ad altri disturbi, come la mania.
Come avviene già per altre patologie, soffrire di disturbi dell’umore può comportare l’insorgenza di altri disturbi connessi che vanno a minare la serenità quotidiana, vanno a rendere invalidanti e difficoltose le attività sociali e relazionali, possono nascere dipendenze, manifestazioni di ansia, perdita di appetito, etc.
La depressione rappresenta il disturbo dell’umore più diffuso e ad essere colpite sono prevalentemente le donne. Mentre il disturbo bipolare pare colpire in egual misura uomini e donne.
L’umore è naturalmente influenzato da moltissimi fattori esterni, dall’esperienza e dagli eventi vissuti, ma anche da come l’organismo e in particolare la mente reagisce di fronte alle avversità, così come essa stessa superi periodi bui dell’esistenza.
Anche i cambiamenti ambientali, quelli politici ed economici influenzano moltissimo l’umore e la sua salute.
Non a caso, l’aumento delle patologie interessanti la sfera dell’affettività si è verificato in concomitanza con eventi catastrofici, pandemie e crisi sociali.
Disturbi dell’umore: quali sono
Il Manuale Statistico Diagnostico dei disturbi mentali (DSM-5) individua due categorie di Disturbi dell’Umore:
- Disturbi depressivi (Unipolari)
- Disturbi bipolari.
Nel primo caso, i disturbi depressivi unipolari (ove la depressione è l’unico disturbo dell’umore presente) sono riconosciuti come invasivi, influenzano (minacciandole) le relazioni sociali e lavorative e perdura per lunghissimo tempo.
Vi è poi il Disturbo di disregolazione dell’umore che colpisce i più giovani (si individua fino a 18 anni) e si caratterizza per irritazione, frequenti scatti d’ira, rabbia e aggressività.
Questo disturbo è diagnosticato dalla neuropsichiatria infantile e può evolvere, in età adulta, in depressione.
La Depressione Maggiore non è generalmente connessa a eventi specifici e si manifesta con un costante atteggiamento di disinteresse, depressione, insonnia, perdita di peso, mancanza di concentrazione e attenzione, fatica, bassa autostima.
Il Disturbo depressivo persistente manifesta sintomi similari al precedente, ma questi perdurano per almeno due anni.
Disturbo Disforico Premestruale con marcata labilità emotiva, rabbia, umore basso, fatica, difficoltà di concentrazione, senso di perdita di controllo della propria vita, e altri.
Infine, vi sono i Disturbi bipolari che manifestano episodi maniacali (o ipomaniacali) alternati a depressione, con possibilità di manifestare comportamenti disinibiti nei periodi maniacali e, al contrario, atteggiamento depressivo nella fase depressiva.
In questi casi, molto probabilmente, sono coinvolti fattori ereditari. Gli episodi di mania e quelli depressivi possono presentarsi in momenti differenti, alternativamente, oppure andare a sommarsi.
Essi sono classificati in Disturbi bipolari di tipo I o II. Nel primo caso il soggetto ha manifestato episodi maniacali completi (con allucinazioni ad esempio), mentre nel secondo caso, il soggetto presenta episodi maniacali (non gravi e non completi) e maggiori episodi depressivi.
Disturbi dell’umore: come si curano
I disturbi dell’umore sono patologie piuttosto invalidanti e di grande sofferenza, tuttavia, oggi, esistono cure molto efficaci.
Queste patologie sono trattate mediante terapia farmacologica che mira a ridurre i sintomi così da poter migliorare la qualità della vita di chi soffre di questo tipo di disturbi.
Quindi si utilizzano:
- Farmaci antidepressivi
- Farmaci neurolettici
- Farmaci stabilizzatori.
Alla terapia farmacologica, per quanto riguarda le depressioni unipolari, è usata anche la psicoterapia e terapie di educazione e supporto.
Nel trattamento, invece, i disturbi bipolari si utilizzano prevalentemente farmaci antidepressivi, neurolettici, psicotici e stabilizzatori che vengono somministrati alternativamente in base alla fase di disturbo da trattare.
Per entrambe le tipologie di disturbi dell’umore è molto importante la terapia a supporto e educativa che viene utilizzata proprio per dare supporto al paziente al fine di educarlo rispetto le sue problematiche e sull’importanza di assumere i farmaci prescritti, riconoscendo sintomi e possibilità di trattamento.
Allo stesso tempo è importante che siano coinvolti i familiari del paziente, affinché abbiano coscienza di quanto accade al paziente interessato e possano dare il loro sostegno.