La disoccupazione è una condizione di vita che colpisce milioni di individui in tutto il mondo. Oltre a rappresentare una crisi economica e sociale, ha profonde conseguenze sulla salute mentale e sul benessere psicologico delle persone. Nonostante sia una sfida molto complessa, con il supporto adeguato e delle strategie pianificate è possibile affrontare gli effetti psicologici negativi e trovare un nuovo equilibrio.
Disoccupazione e psicologia: perché sono così collegati
Il fatto che l’essere in un momento di disoccupazione vada a influire così tanto sulla psicologia degli individui è sicuramente dovuto al modello di società in cui siamo immersi. Per capire perché questa implicazione sia così significativa, basta riflettere su quanti e quali significati il lavoro oggi abbia nella vita della maggior parte delle persone.
Il lavoro, innanzitutto, è fonte di reddito, quindi è necessario per vivere, per costruirsi una casa e mantenere la propria famiglia, ma è necessario anche per fruire di opportunità e piaceri. Grazie al lavoro e al reddito percepito è anche possibile direzionare maggiormente il proprio futuro, per esempio potendo pagare determinati studi o avendo più mobilità.
Per la società in cui viviamo, inoltre, il lavoro è parte integrante della propria identità. Spesso siamo connotati socialmente per la nostra professione e ci presentiamo agli altri proprio identificandoci in tal modo. È quindi normale che un individuo costruisca la rappresentazione di se stesso anche in base ai propri ruoli socio-professionali, e dunque quando questi vengono a mancare si sgretoli di conseguenza l’immagine che si ha della propria persona.
Ci sono moltissimi altri campi dove il lavoro influisce. Si pensi ai contatti interpersonali che si costruiscono, a come strutturiamo il tempo libero in base agli impegni lavorativi, per non parlare della crescita personale – in termini di capacità, carattere e attitudine – che il lavoro può produrre. Da ciò si può capire come la disoccupazione possa incidere profondamente sulla psicologia e l’intera realtà di un individuo.
Gli effetti psicologici della disoccupazione
Per i motivi sopracitati, la perdita o mancanza di lavoro può avere un impatto devastante sulla salute mentale delle persone. Alcuni degli effetti psicologici che la disoccupazione produce sono:
- stress e ansia: la perdita del lavoro porta spesso a uno stress finanziario significativo; la preoccupazione costante per come pagare le bollette e mantenere uno stile di vita accettabile può innescare ansia e disturbi correlati.
- depressione: la disoccupazione può minare la fiducia in se stessi e portare a sentimenti di inutilità e disperazione. La perdita di una routine quotidiana e la mancanza di una struttura sociale possono contribuire alla creazione di uno stato depressivo.
- bassa autostima: dal momento che molte persone identificano il proprio lavoro col lavoro, la mancanza di esso o la sua perdita può danneggiare l’autostima.
- rabbia e frustrazione: la disoccupazione può portare a sentimenti di rabbia e frustrazione, specialmente quando la perdita del lavoro è percepita come ingiusta o quando ci sono difficoltà nel trovare un nuovo impiego.
- isolamento sociale: l’imbarazzo di aver perso o non avere un lavoro può portare all’isolamento sociale, al voler evitare di partecipare ad attività sociali proprio a causa di questa condizione sentita come socialmente inaccettabile. Questo, ovviamente, può peggiorare gli altri sentimenti negativi.
Fattori in gioco
La gravità degli effetti psicologici della disoccupazione può variare da persona a persona e dipende non solo dalle caratteristiche dell’individuo, ma anche da una serie di fattori interni ed esterni. Per esempio, la durata della disoccupazione gioca un ruolo importante. Più lunga è questa situazione, maggiore è il rischio di effetti psicologici negativi di una certa rilevanza. Importante è anche lo stato di salute preesistente: le persone con problemi di salute fisico-mentale precedenti alla disoccupazione o più predisposte ad essi possono essere particolarmente vulnerabili alle sue conseguenze. Anche il livello di istruzione può fare la differenza, insieme a una maggiore esperienza in campo lavorativo, perché consentono di affrontare la disoccupazione in maniera diversa rispetto a coloro che hanno meno risorse professionali a disposizione.
Il fattore più importante, comunque, è il supporto sociale. Se il sostegno da parte di famiglia, amici e comunità viene a mancare, gli effetti psicologici della disoccupazione potrebbero essere devastanti.
Per ultimo, sicuramente avere delle prospettive di lavoro può aiutare a diminuire la sensazione di malessere. Se le opportunità lavorative sembrano scarse, è chiaro che l’ansia e lo stress possono aumentare esponenzialmente.
Come affrontare gli effetti psicologici della disoccupazione
Dopo essersi resi conto degli effetti che la disoccupazione ha sulla propria psicologia si è già a buon punto per provare ad affrontarli. Il primo passo, come in ogni percorso terapeutico, è quello di accettare le proprie emozioni, senza nascondere o contrastarle. Da lì, le cose che possono essere fatte possono essere diverse. Ci si può intanto chiedere come potersi rafforzare da un punto di vista identitario così da avere un effetto positivo anche sul fronte professionale. Per questo è importante prendersi cura della propria salute fisica e mentale, per esempio andando in terapia, mantenendo uno stile di vita sano e non trascurandosi. Sicuramente sviluppare nuove competenze professionali può aiutare a rafforzare la propria figura e trovare nuove possibilità. Anche mantenere una routine può aiutare a preservare una sensazione di normalità e struttura; anzi, riuscire a creare una nuova routine è sicuramente un buon modo per uscire dai pensieri negativi. Per ultimo, ma non per importanza, è essenziale cercare supporto nei propri familiari ed amici, e continuare a sviluppare la propria rete di contatti, anche professionali.