Paolo Enrico Archetti Maestri

Autore di canzoni, compositore, musicista, ma anche cantante, chitarrista e fondatore del gruppo musicale YoYo Mundi.
Ha un diploma conseguito all’Istituto Statale D’Arte Jona Ottolenghi di Acqui Terme, ha approfondito i suoi studi di arte al DAMS di Bologna.
Con la band monferrina degli Yo Yo Mundi, in più di trent’anni
di carriera, ha tenuto un numero davvero considerevole di
concerti e spettacoli - in Italia e in Europa con qualche data extraeuropea (circa duemila, probabilmente già superati) - e ha realizzato numerosi lavori artistici – circa venticinque, tra album e EP e la partecipazione a altri innumerevoli progetti artistici -.
L’ultimo album, uscito nel 2021, si intitola La rivoluzione del battito di ciglia e ha ottenuto un notevole consenso di pubblico e di critica.
Il prossimo album\libro, in uscita (maggio 2023, presentazione ufficiale al Salone del Libro di Torino), sarà il frutto di una collaborazione con lo scrittore Massimo Carlotto e il sassofonista Maurizio Camardi.
Ha scritto e ideato sonorizzazioni e rimusicazioni di diversi film muti
in collaborazione con le più importanti cineteche e i festival
dedicati (quella di Sciopero, il film capolavoro di S. M.
Ėjzenštejn, è stata portata in scena più di duecento volte con
numerose repliche oltre confine – ricordiamo, tra le altre, lo
straordinario tour in UK e Irlanda del 2006 e l’emozionante replica
del Primo Maggio 2018 all’inaugurazione della Cineteca
Nazionale di Tunisi).
Inoltre ha composto diverse musiche per teatro, colonne sonore per documentari, canzoni per altri artisti (anche pop, come ad esempio Anna Oxa).
Ha contribuito e ha attivamente partecipato a molti progetti sociali, solidali e di aggregazione (in carcere, comunità, scuole, ospedali, comunità
terapeutiche). Nel 2019, nel solco di questa attitudine, ha ideato
e realizzato – in una casa di cura a Trofarello, TO –, il progetto
Via del canto numero zero, esperimento musicale e sociale per
comunità terapeutiche psichiatriche e, non a caso, è stato
insignito del premio Artista per la Mente 2022.
Quest’anno, a tal proposito, inizierà una nuova collaborazione con le comunità del gruppo Redencia, un progetto battezzato Cantastorie, di cui sarà il coordinatore al fine di realizzare delle canzoni partendo dalle
storie e dai ricordi degli ospiti e degli operatori.
Ultimamente ha affiancato alle attività di producer, editore musicale e discografico anche quella di direttore artistico per la Fondazione Luigi Longo e per l’Associazione Memoria della Benedicta.
Ha fondato e dirige - insieme a Eugenio Merico, l’etichetta discografica
Sciopero Records e la casa di edizioni musicali de La Contorsionista snc e gestisce lo studio di registrazione Suoni&Fulmini di Rivalta Bormida -.
Nel corso degli anni ha avuto il privilegio di collaborare e lavorare con artisti come: Lella Costa, Ivano Fossati, Giorgio Gaber, Franco Branciaroli,
Wu Ming, Giuseppe Cederna, Carlo “Carlin” Petrini, Moni Ovadia, Anna Oxa, Massimo Carlotto, Maurizio Camardi, Eugenio Finardi, Steve Wickham (The Waterboys), Marco Baliani, Stefano Tassinari, Teresa De Sio, Brian Ritchie e
Gordon Gano (Violent Femmes), Guy Kyser (Thin White Rope), Michael Brook, Franco Battiato, Hevia, Paolo Bonfanti, Anna Maria Stasi (CFF), Giorgio Canali, Gianni Maroccolo, Andrea Chimenti, Banda Osiris, Giorgio Li Calzi, Alessio Lega, Patrizia Laquidara, Trey Gunn, Gang, Gianfranco Manfredi, Ricky Gianco, Cristina Nico e Beppe Quirici.
Sensibile alle tematiche inerenti alla difesa dell'ambiente e dei diritti umani, collabora e\o ha collaborato con associazioni quali Emergency, Amnesty International, LAV - Lega Anti Vivisezione -, ENPA, Espérance ACTI, ANPI, Greenpeace, Antigone, Libera e Musica Contro le Mafie.
Gli Yo Yo Mundi, nel 2019, sono stati insigniti del Premio Musica e Cultura - nato in memoria di Peppino Impastato - e che nel 2021 sono entrati nelle
nomination finali di Voci per la Libertà, premio e festival di Amnesty International.
Scrive di lui Ivano Fossati: Le parole di Paolo Archetti Maestri, uno che “sa leggere la luce”, sono attentamente in equilibrio fra la chiarezza del raccontare e una vena poetica lucida, ma anche visionaria, senza tentazioni di canzone in forma di slogan; mentre la musica degli Yoyo sembra essere (come le parole) delicatamente innamorata del passato, ma accorta, affacciata sul suono e sul battito del presente.