Come tutte le forme di interazione umana, ci sono aspetti positivi e negativi dei gruppi d’incontro ed esserne consapevoli può ottimizzare l’esperienza di chi ne prende parte.
I gruppi d’incontro sono una forma di supporto sociale e psicologico. Offrono un ambiente in cui le persone possono condividere esperienze simili, trovare supporto emotivo e sviluppare una rete di sostegno.
Partecipare a un gruppo d’incontro è occasione di confronto e crescita personale, in un clima sicuro e non giudicante che consente l’espressione autentica, libera da maschere o ruoli sociali.
Tuttavia, ci sono aspetti positivi e negativi dei gruppi d’incontro e in questo articolo ne esploreremo entrambi i lati della medaglia.
Analizzando l’impatto e i meccanismi di questa tipologia di terapia, possiamo essere più consapevoli nel coglierne i benefici.
Cos’è la terapia di gruppo e come si strutturano i gruppi d’incontro
Nella terapia di gruppo e nei gruppi d’incontro, un numero non troppo alto di persone si riunisce per motivazioni peculiari con lo scopo di aiutarsi individualmente e reciprocamente, sotto la direzione generale di uno psicoterapeuta o di un conduttore.
Nella terapia di gruppo e nei gruppi di incontro si crea un clima di dialogo e scambio, nel quale ciò che l’altro “porta” diventa facilmente proprio.
L’efficacia della psicoterapia di gruppo
Le prime applicazioni della psicoterapia di gruppo risalgono all’inizio del ‘900, e si tratta di un’efficace forma psicoterapeutica ancora oggi largamente applicata con successo. Durante le sedute, ognuno condivide le proprie esperienze personali: lo scopo è ritrovarsi insieme e parlare in modo sincero e naturale, sempre guidati dal terapeuta.
La distinzione tra i vari gruppi è data dallo scopo che si prefiggono: alcuni si concentrano sul miglioramento delle abilità sociali; altri sul fornire gli strumenti per affrontare situazioni quali fobie, ansie o dipendenze; altri ancora sul superamento e l’elaborazione di traumi o di episodi particolarmente dolorosi, eccetera.
I diversi componenti del gruppo, durante la terapia, sono tutti allo stesso modo protagonisti e fautori del loro e altrui cambiamento, attraverso reciprocità, scambievolezza e confronto.
È proprio quest’aspetto a gettare le basi per il raggiungimento di un risultato terapeutico e curativo.
Un approfondimento su psicoterapia di gruppo e riabilitazione sul nostro blog è disponibile qui.
La diffusione dei gruppi d’incontro
I gruppi d’incontro, in senso più generale, derivano dallo stesso principio, ma non sono esclusivamente legati a un percorso psicoterapeutico.
La loro diffusione risale agli anni ’70 e la differenza principale con quella che definiamo come psicoterapia di gruppo sta nel fatto che non è necessaria la presenza di uno specialista. I gruppi d’incontro sono generalmente moderati da un “conduttore” o “facilitatore”.
Questa figura, letteralmente, facilita il processo e ha il ruolo di far notare al gruppo cosa sta accadendo, di raccogliere e riassumere le emozioni e le informazioni circolate, senza però offrire soluzioni o imporre punti di vista o posizioni. Il potere del gruppo d’incontro è totalmente autogestito dai partecipanti e si possono prevedere delle regole condivise nella fase iniziale di costituzione del nucleo.
Nelle sedute di terapia di gruppo e durante gli appuntamenti dei gruppi di incontro è possibile esporsi, sentirsi accettati, compresi, non giudicati. Chi vi partecipa può imparare ad ascoltare e rispettare il proprio vissuto, scoprire come comprendere lo stato d’animo altrui, sperimentare l’accettazione incondizionata e il potere del sostegno reciproco.
Aspetti positivi dei gruppi d’incontro
- Supporto emotivo: i gruppi d’incontro offrono un contesto sicuro in cui le persone possono esprimere apertamente le proprie emozioni. Il supporto emotivo può favorire un senso di comprensione e connessione tra i partecipanti, ridurre sentimenti quali l’isolamento e la solitudine.
- La condivisione di esperienze simili può portare i membri del gruppo a sentirsi meno soli nell’affrontare i loro problemi. La consapevolezza di non essere gli unici in una condizione specifica può essere rassicurante e motivante.
- Apprendimento e crescita personale: la condivisione di prospettive diverse può offrire nuovi approcci per affrontare i problemi, arricchendo il nostro pensiero e stimolando la crescita interiore.
- Partecipare a un gruppo d’incontro può migliorare le abilità sociali: si impara ad ascoltare attivamente, a comunicare in modo efficace e gestire i conflitti.
- Senso di appartenenza: sentirsi parte di un gruppo in cui ci si sente accettati e compresi può contribuire a un senso di comunità.
Aspetti negativi dei gruppi d’incontro
- Conflitti interpersonali: le dinamiche complesse che sorgono all’interno dei gruppi d’incontro possono generare conflitti, incomprensioni, gelosie. Se questo avviene, l’equilibrio e l’efficacia del gruppo ne è minata. La figura del facilitatore è importante proprio per evitare situazioni simili, infatti la causa principale del “fallimento” di un gruppo d’incontro sta proprio nell’assenza di una persona abbastanza qualificata nel ruolo di conduttore.
- Pressione di gruppo: definiamo così quella tendenza a conformarsi alle opinioni dominanti del gruppo per evitare conflitti o giudizi, che però può essere nociva in quanto limita l’autenticità e l’espressione individuale e quindi l’efficacia del percorso.
- Dipendenza dal gruppo: in alcuni casi, i partecipanti possono diventare eccessivamente dipendenti dal supporto emotivo proveniente dal gruppo, trascurando di sviluppare risorse interne. Ciò potrebbe impedire il processo individuale di autoregolazione, obiettivo principale dei gruppi d’incontro.
- Confidenzialità violata: la fiducia e la confidenzialità sono elementi cruciali nei gruppi d’incontro, ma se queste viene in qualche modo violata, può avere gravi conseguenze sul benessere emotivo dei partecipanti e sulla fiducia nel processo di gruppo.
L’importanza della connessione sociale
In conclusione, i gruppi d’incontro sono un’opzione preziosa per coloro che cercano supporto emotivo e connessione sociale. Permettono di sentire e dare ascolto a ogni stato d’animo, alla propria solitudine interiore e ci permettono di scoprire il potere della condivisione emotiva.
Tuttavia, è essenziale essere consapevoli dei potenziali aspetti negativi e affrontarli con attenzione per garantire che l’esperienza nel gruppo sia positiva e costruttiva. La scelta di partecipare a un gruppo d’incontro dovrebbe essere basata su una valutazione individuale delle esigenze e delle dinamiche personali.