La ciclotimia è un disturbo dell’umore caratterizzato da fluttuazioni ricorrenti tra fasi di umore depresso e fasi di umore elevato. Anche se meno grave della depressione maggiore e del disturbo bipolare, la ciclotimia può avere un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre.
In questo articolo indagheremo le cause, i sintomi e i trattamenti per gestire al meglio questa condizione.
Che cos’è la ciclotimia
La ciclotimia fa parte dei disturbi dello spettro bipolare, ma presenta oscillazioni dell’umore meno estreme rispetto al disturbo bipolare vero e proprio. Le persone che soffrono di ciclotimia vivono fluttuazioni ricorrenti del loro umore, passando da periodi di tristezza e apatia a periodi di euforia e iperattività.
Questi alti e bassi emotivi si verificano senza ragioni apparenti e in modo imprevedibile. Tuttavia, non raggiungono mai i livelli maniacali o depressivi tipici del disturbo bipolare. La durata delle fasi depressive e ipomaniacali può variare da poche ore a diversi giorni.
Sintomi e segnali di avvertimento
Chi soffre di ciclotimia può esperire una gamma di sintomi che oscillano tra due poli emotivi. Da un lato, si possono avvertire momenti di profonda tristezza, un senso di vuoto, apatia o disperazione, spesso accompagnati da una diminuzione dell’autostima. Dall’altro, la persona può sentirsi irritata, agitata e ansiosa, con difficoltà a dormire e a mantenere la calma.
Queste fluttuazioni dell’umore possono influenzare anche l’appetito e il peso, portando a variazioni significative. Inoltre, chi lotta con la ciclotimia può incontrare ostacoli nel concentrarsi e nel prendere decisioni, talvolta giungendo a pensieri molto negativi, come quelli suicidari o di autolesionismo nei momenti più critici.
In contrasto con questi periodi più bui, ci sono momenti in cui l’individuo può sentirsi euforico, con un ottimismo smisurato e una parlantina inarrestabile. La persona può avere un’energia inesauribile e fissarsi su obiettivi poco realistici, mostrando un aumento dell’attività. Questo stato può portare a comportamenti impulsivi, come fare acquisti compulsivi, abusare di sostanze o avere un’attività sessuale eccessiva.
È importante ricordare che questi segni e comportamenti rappresentano i due estremi di un continuum emotivo in cui il soggetto può muoversi e che ogni esperienza è unica e personale.
Le fasi depressive tendono ad essere più lunghe e debilitanti rispetto alle fasi ipomaniacali. È importante prestare attenzione ai segnali di avvertimento che indicano l’inizio di una nuova fase, come cambiamenti del sonno e dell’appetito, irritabilità crescente, apatia improvvisa. Riconoscere precocemente questi segnali può aiutare la persona a gestire meglio la nuova fase.
Cause e fattori di rischio
Anche se le cause esatte della ciclotimia rimangono sconosciute, diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare questo disturbo:
- fattori genetici e familiarità con altri disturbi dell’umore;
- cambiamenti ormonali (es. pubertà, gravidanza, menopausa);
- eventi di vita stressanti e traumatici;
- abuso di alcol o droghe;
- disturbi d’ansia preesistenti.
La ciclotimia di solito ha inizio durante l’adolescenza o all’inizio dell’età adulta e colpisce ugualmente uomini e donne.
Come ottenere una diagnosi
Poiché i sintomi della ciclotimia possono essere confusi con altre condizioni, ottenere una diagnosi accurata da un professionista è importante.
Il medico valuterà la presenza di episodi depressivi e ipomaniacali ricorrenti attraverso colloqui con il paziente e i familiari. Verranno esclusi altri potenziali fattori all’origine dei sintomi, come disturbo bipolare, depressione unipolare, ansia, abuso di sostanze, o effetti collaterali di farmaci.
La diagnosi si basa sul Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), che richiede la presenza di sintomi per almeno 2 anni senza periodi di remissione superiori a 2 mesi.
Opzioni di trattamento
La gestione efficace della ciclotimia si avvale di un approccio terapeutico che abbraccia la psicoterapia e, dove necessario, il supporto farmacologico attraverso stabilizzatori dell’umore. La psicoterapia si rivela un mezzo prezioso per imparare a riconoscere i segnali premonitori di cambiamento dell’umore, sviluppare strategie di adattamento, rafforzare la propria autostima e nutrire relazioni interpersonali più salutari. Da parte sua, l’intervento farmacologico, sempre sotto la guida di uno specialista, si propone di attenuare le oscillazioni emotive che caratterizzano questo disturbo.
A integrazione dei trattamenti medici, è opportuno adottare uno stile di vita sano ; dormire a sufficienza, mantenere una dieta bilanciata, praticare esercizio fisico con costanza e stare alla larga da alcol e sostanze stupefacenti concorrono a mitigare i sintomi.
Inoltre, il sostegno sociale gioca un ruolo significativo: aprirsi con amici o familiari di fiducia, partecipare a gruppi di sostegno e, quando opportuno, avvalersi di terapie di coppia o familiari, si dimostra fondamentale per vivere bene nonostante la condizione.
La ciclotimia non scompare da sola, quindi è importante che chi ne soffre segua attivamente e con costanza le indicazioni del proprio medico e dello psicoterapeuta, integrando farmaci e cambiamenti dello stile di vita se necessario. Con un adeguato trattamento, è possibile minimizzare l’impatto dei sintomi e condurre una vita appagante.