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Deficit di attenzione negli adulti: sintomi e approcci terapeutici

Negli ultimi anni la psicologia ha rivolto attenzione crescente al Disturbo da Deficit di Attenzione negli adulti.
Questa particolare condizione – comunemente associata all’infanzia, ma sempre più riconosciuta anche in età adulta – è abbreviata in italiano con l’acronimo DDA, ed è generalmente indicata con la sigla internazionale “ADHD”, ossia Attention Deficit Hyperactivity Disorder: letteralmente, disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività.

Il deficit dell’attenzione può manifestarsi anche in età adulta, con conseguenze sul benessere mentale e la vita quotidiana, ed è importante non minimizzarlo e non sottovalutarne le conseguenze.

Come riconoscere il deficit di attenzione negli adulti?

Quando l’ADHD persiste anche nell’età adulta, rischia di influenzare significativamente molti aspetti della vita quotidiana, dalle relazioni personali ai risultati sul lavoro.
La ricerca medica e i risultati ottenuti da recenti studi di psicologia dimostrano però che gestire gli effetti dell’ADHD è possibile e che il corretto approccio terapeutico può permettere al paziente di raggiungere il benessere mentale e vivere una vita equilibrata e “normale”.

Anche se i sintomi di questo disturbo sono molteplici e la loro manifestazione varia da persona a persona, riconoscere i campanelli di allarme è fondamentale per avviare un processo di cura adeguato e per diffondere la consapevolezza sull’argomento. Di seguito abbiamo quindi selezionati quelli che sono i sintomi più comuni e facilmente riconoscibili dell’ADHD in età adulta.

Mancanza di concentrazione e difficoltà di attenzione

Essere incapaci di prestare attenzione per tempi prolungati può capitare a tutti, ma quando si tratta di una difficoltà costante può indicare la presenza di un problema più complesso, come l’ADHD. In questi casi, il soggetto spesso non riesce a concentrarsi su compiti impegnativi o a completare attività che richiedono una lunga concentrazione. Chi soffre di ADHD tende a distrarsi facilmente e spesso e può riscontrare difficoltà anche semplicemente nel seguire una conversazione banale tra amici o a portare a termine compiti semplici e quotidiani.

Disorganizzazione e incapacità di gestire il tempo

Tra i sintomi più comuni di chi soffre di deficit di attenzione vi è sicuramente la mancanza di organizzazione e la difficoltà nella gestione del tempo. La disorganizzazione rende difficile stabilire e riconoscere le priorità e portare a termine compiti e impegni presi. Di conseguenza, anche la gestione efficace del tempo risulta particolarmente complessa per chi soffre di ADHD. L’adulto con deficit di attenzione tenderà quindi a procrastinare, ad essere frequentemente in ritardo e a faticare nella gestione degli impegni quotidiani.  

Iperattività mentale

Gli adulti non sempre manifestano l’iperattività fisica tipica dell’ADHD infantile, ma è molto più comune che questi facciano spesso esperienza di momenti e periodi caratterizzati da un’incessante attività mentale. L’iperattività mentale può provocare irrequietezza e ansia e causare, ad esempio, eccessive esternazioni di rabbia, disturbi del sonno, dissociazione e molto altro.  

Dimenticanza frequente

Gli adulti con deficit dell’attenzione spesso vedono compromesse le proprie capacità di ricordare informazioni anche di particolare importanza. La tendenza alla distrazione frequente e l’iperattività mentale fanno sì che il soggetto non riesca sempre a immagazzinare tutte le informazioni che gli vengono fornite o, in altri casi, se ne dimentica successivamente. Chi soffre di ADHD può fare esperienza di lapsus frequenti, di vuoti di memoria, mancare ad appuntamenti o impegni presi, con conseguenze sui rapporti relazionali, sia personali che lavorativi.

Impulsività

Tra i segnali più riconoscibili del deficit dell’attenzione negli adulti vi è sicuramente l’atteggiamento impulsivo. La tendenza a interrompere gli altri durante una conversazione, ad agire o parlare senza riflettere, a compiere gesti improvvisi o prendere decisioni avventate, prima ancora di averne valutato minimamente le conseguenze per sé o per gli altri, sono comportamenti tipici di chi soffre di ADHD.

Sbalzi d’umore e instabilità emotiva

I cambiamenti emotivi frequenti, spesso immotivati e improvvisi, sono tra gli effetti dei sintomi del deficit dell’attenzione soprattutto in età adulta. Se è vero che anche l’ADHD infantile è caratterizzato dalla tendenza ad annoiarsi facilmente e alla ricerca costante di nuove e diverse attività, negli adulti l’instabilità emotiva può comportare problemi anche gravi. L’insofferenza alla noia, gli sbalzi di umore e i costanti cambiamenti emotivi, possono spingere l’adulto che soffre di ADHD a cercare emozioni forti e sempre nuove attraverso, ad esempio, la pratica di sport estremi, la ricerca di esperienze adrenaliniche, la sperimentazione e l’abuso di sostanze stupefacenti e molto altro.

disegno stilizzato e astratto di una sagoma di una persona e dei processi mentali e logici
Il deficit dell’attenzione negli adulti può manifestarsi attraverso svariati sintomi e condizionare molti aspetti della vita quotidiana.

Come affrontare il deficit dell’attenzione negli adulti?

Il deficit dell’attenzione in età adulta va trattato con il supporto e la guida di uno psicologo professionista.
Tra le terapie più indicate e sostenute dalla comunità scientifica in casi di ADHD vi è sicuramente quella cognitivo-comportamentale. Questo tipo di approccio può aiutare gli adulti che presentano deficit dell’attenzione a sviluppare strategie per gestirne i sintomi. Il percorso terapeutico cognitivo-comportamentale può aiutare il paziente, ad esempio, ad adottare tecniche che favoriscono l’organizzazione e la gestione del tempo, a migliorare e controllare la concentrazione, indicare strategie di coping adatte al caso individuale e molto altro.

In alcuni casi, l’affiancamento di un trattamento farmacologico – solitamente caratterizzato da stimolanti che favoriscono l’attenzione come il metilfenidato o la lisdexamfetamina – può essere necessario per la gestione dei sintomi.

Parallelamente ai percorsi terapeutici è però importante adottare alcune accortezze e impegnarsi costantemente per favorire la gestione dell’ADHD e minimizzare il suo impatto sul benessere psicologico e la vita quotidiana. La presa di coscienza della propria condizione e la consapevolezza della sua incidenza sulle relazioni e sulla gestione personale, sono fondamentali per trovare la motivazione e la volontà di agire.

Può essere utile, ad esempio, impegnarsi a perseguire routine quotidiane regolari, stilare liste di cose da fare, prefissarsi scadenze e tempistiche da rispettare, ridurre le distrazioni creando ambienti lavorativi o domestici organizzati e ordinati… In linea generale, per favorire il benessere e l’equilibrio individuale è fondamentale prediligere uno stile di vita sano e regolare.

Gestire il deficit dell’attenzione in età adulta e vivere una vita soddisfacente ed equilibrata è dunque possibile, ma il supporto, la consapevolezza e il giusto approccio terapeutico sono elementi imprescindibili.

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