Vaso di Pandora

Aggressività nei bambini: origini e cause

L’aggressività nei bambini è un tema complesso ed estremamente delicato.
Come bisogna comportarsi di fronte a un bambino particolarmente aggressivo? Quali sono le strategie educative più consone da intraprendere?

Per comprendere le ragioni che spingono i bambini ad assumere comportamenti ostili o violenti è necessario indagarne approfonditamente le origini e le cause sottostanti.
L’aggressività nei bambini può manifestarsi in varie forme, quali gesti o reazioni violente fisicamente o verbalmente o atteggiamenti riluttanti e respingenti. I fattori scatenanti possono essere molteplici, dall’ambiente familiare all’interazione sociale.

Dove ricercare le origini dell’aggressività infantile?

Quando parliamo di aggressività nei bambini ci riferiamo a quei comportamenti particolarmente violenti che compaiono solitamente tra il primo e il secondo anno di vita e, generalmente, proseguono fino all’età scolare e anche oltre, in casi particolarmente gravi.
Urla, insulti, ostilità, colpi fisici quali tirare i capelli, mordere o lanciare oggetti contro coetanei o genitori, sono tra le modalità più comuni con cui i bambini esternano la propria aggressività.

La preoccupazione per tali atteggiamenti e la volontà di rimediare e gestire l’aggressività nei bambini da parte degli adulti, li spinge in molti casi a reagire a loro volta con aggressività o con eccessiva durezza. Ma non si tratta di una buona soluzione: si rischia, al contrario, di peggiorare la situazione e di alimentare la rabbia e l’aggressività del bambino.
Le radici dell’aggressività nei bambini possono essere molteplici ed è fondamentale, prima di tutto, comprendere quali sono le fonti scatenanti e assumere un atteggiamento comprensivo, tranquillo e accogliente.

In primo luogo, è bene ricordare che, in età infantile, la corteccia prefrontale – ossia l’aera del cervello che regola, tra le varie cose, le emozioni e il comportamento – è ancora immatura e rende quindi difficile controllare gli impulsi o esprimere e regolare le emozioni. Può infatti accadere che un bambino, nel fare esperienza di uno stato emotivo molto intenso o per lui nuovo, possa reagire in maniera violenta per sfogare la sensazione di sopraffazione o di frustrazione.
Tenuto conto di ciò, è altrettanto necessario essere consapevoli che le cause alla base dell’aggressività possono essere molte altre: per aiutare il bambino e ristabilire il suo benessere e la sua serenità mentale bisogna osservare il contesto, analizzare il quadro generale e le modalità con cui l’aggressività viene esternata.

bambina urla arrabbiata
L’aggressività nei bambini può manifestarsi in diverse forme e contesti, in base ai fattori scatenanti.

Le cause più comuni dell’aggressività nei bambini

Tra le cause scatenanti più comuni nei comportamenti aggressivi dei bambini vi sono, ad esempio, l’eccessiva stimolazione sensoriale, i tentativi di esplorazione del sé, dolori da dentizione, istinto di autodifesa o tentativi di comprendere i meccanismi di causa ed effetto.
Ma esistono anche una serie di cause più complesse e strutturate, prevalentemente relative ad ambiente e fattori esterni, che meritano particolare attenzione e consapevolezza:

  • Ambiente e modelli familiari: un bambino che vive un contesto familiare instabile, è esposto a conflitti frequenti, a situazioni di abuso domestico, che non è adeguatamente seguito o in condizione di ricevere un’educazione attenta e costante, è sicuramente più propenso ad assumere atteggiamenti aggressivi. I modelli comportamentali dei genitori influenzano notevolmente percezioni, comportamenti e reazioni dei bambini. Infatti, se un bambino cresce in un ambiente in cui l’aggressività è usata come metodo per risolvere i conflitti, è probabile che imiterà gli stessi modelli.
  • Stress e traumi: eventi stressanti quali la separazione dei genitori, cambiamenti drastici nella vita familiare o situazioni traumatiche, possono scatenare risposte aggressive nei bambini.
  • Cultura e media: esporre i bambini a contenuti violenti, che siano essi provenienti dai media o da contesti sociali e culturali esterni particolarmente sfavorevoli e intrisi di aggressività e situazioni conflittuali, può influenzare il comportamento dei bambini, portandoli a imitare ciò che vedono o a percepire la violenza come accettabile.
  • Esperienze sociali negative: le prime interazioni con i propri coetanei sono cruciali in età infantile e laddove queste si rivelano negative o si verificano situazioni di bullismo o isolamento sociale, possono essere motivo di forte stress emotivo per un bambino. In questi casi l’aggressività è un tentativo di difesa o di controllo.
  • Fattori genetici e biologici: studi recenti evidenziano una possibile correlazione tra predisposizioni genetiche o determinati squilibri neurochimici e comportamenti aggressivi già durante l’infanzia. In questi casi è necessario un approccio terapeutico adeguato e il coinvolgimento di specialisti, così da intraprendere le giuste strategie per garantire il benessere mentale del bambino.

Affrontare l’aggressività nei bambini: quali approcci intraprendere?

Rivolgersi a specialisti di pedagogia e di psicologia e, soprattutto in casi particolarmente gravi, intraprendere percorsi terapeutici mirati, è tra le prime strategie utili per contrastare l’aggressività infantile e aiutare il bambino a trovare la serenità mentale. Il coinvolgimento dei genitori in programmi educativi e che promuovono strategie di disciplina positive e modelli comportamentali sani può essere di grande aiuto nel gestire l’aggressività infantile.

Così come è fondamentale educare emotivamente i bambini e insegnare loro a riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni. L’educazione emotiva può aiutare a sviluppare abilità di regolazione emotiva e a trovare alternative costruttive all’aggressività.

A prescindere delle cause, bisogna essere prima di tutto consapevoli che l’aggressività in un bambino è sempre un modo per segnalarci che sta facendo esperienza di qualcosa che è al di fuori del suo controllo e che ha bisogno di essere aiutato per trovare l’equilibrio. Rispondere con un atteggiamento calmo, comprensivo e rassicurante trasmetterà al bambino un senso di sicurezza e di conforto, permettendogli di tranquillizzarsi più facilmente e in poco tempo.
A questo punto, diventa poi necessario identificare le cause così da adottare approcci mirati che coinvolgano famiglia, scuola e professionisti della salute mentale è contribuire a gestire e l’aggressività, aiutando i bambini a sviluppare abilità più costruttive per affrontare le sfide quotidiane.

Condividi

Lascia un commento

Leggi anche

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Le Ultime dall'Italia e dal Mondo
Leggi tutti gli articoli
Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.