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Amplifon al 39° Congresso SIAF: innovazione e formazione per la cura dell’udito

Amplifon, leader mondiale nell’innovazione uditiva, ha partecipato in veste di protagonista al Congresso Nazionale SIAF, storico appuntamento che richiama a Pisa i massimi esperti in audiologia e foniatria. In questa 39esima edizione, che si è tenuta dal 9 al 12 novembre, il Congresso ha promosso un vivace confronto su otto aree tematiche: dalle ultime frontiere dell’otochirurgia alle nuove scoperte nell’ambito della vestibologia, passando per le continue evoluzioni nel campo dei dispositivi acustici all’avanguardia.

Amplifon, da sempre in prima linea nella ricerca e nell’innovazione per l’udito, non poteva mancare a questo prestigioso summit, occasione unica per fare il punto sullo stato dell’arte e delineare assieme ai massimi specialisti le soluzioni future per migliorare diagnosi, prevenzione e riabilitazione personalizzata del paziente ipoacusico.

Il Congresso SIAF si è confermato, anche quest’anno, così un appuntamento imprescindibile per chi ha a cuore il progresso scientifico e tecnologico nella battaglia contro i disturbi uditivi.

Il confronto scientifico per il percorso riabilitativo dell’ipoacusia

Il Congresso SIAF è stato ancora una volta un’occasione unica per stimolare il confronto scientifico essenziale al percorso riabilitativo dell’ipoacusia, una condizione che colpisce circa 466 milioni di persone nel mondo, di cui 34 milioni sono bambini. “Siamo fieri di sostenere ancora una volta il Congresso Nazionale SIAF e di aver contributo a plasmare un ricco programma di altissimo profilo scientifico”, dichiara Nicoletta Mannari di Amplifon Italia. “Iniziative come questa sono di fondamentale importanza per diffondere la cultura della prevenzione e dell’ascolto consapevole, oltre che per promuovere una diagnosi precoce e una riabilitazione su misura per il paziente”.

Il Congresso SIAF rappresenta insomma un prezioso momento di incontro e crescita per quanti sono impegnati nella ricerca contro l’ipoacusia, una condizione che impatta significativamente sulla qualità della vita e che necessita del massimo impegno in termini di prevenzione e supporto al paziente.

Non solo audiogramma: il simposio organizzato da Amplifon

L’appuntamento congressuale è stato un’occasione unica per approfondire le più avanzate metodologie di valutazione uditiva. Tra i momenti di maggiore interesse spicca il simposio “Non solo audiogramma”, organizzato da Amplifon, che pone l’accento sulla necessità di andare oltre il tradizionale test audiometrico tonale puro (PTA). Sebbene l’audiogramma sia tuttora lo strumento diagnostico più utilizzato per misurare la capacità uditiva, presenta anche evidenti limiti nel fornire un quadro completo delle reali condizioni del paziente. Da qui l’importanza di affiancare tecniche complementari, che consentano una diagnosi più accurata e personalizzata. Il simposio ha illustrato le potenzialità di metodologie all’avanguardia come l’audiometria vocale, l’impedenzometria e l’otoemissione acustica. L’obiettivo è offrire ai clinici parametri più precisi per calibrare i percorsi riabilitativi con dispositivi acustici in base alle specifiche necessità di ciascun individuo. Un appuntamento che ha pemesso di comprendere come l’unione di competenze mediche e tecnologiche innovative possa migliorare sensibilmente la qualità di vita di chi soffre di deficit uditivi.

Amplifon: la storia di un’azienda leader nel settore dell’udito

Amplifon è nata a Milano nel 1950, grazie alla visione imprenditoriale di Algernon Charles Holland, un ufficiale britannico che aveva perso l’udito durante la Seconda Guerra Mondiale e che aveva deciso di dedicare la sua vita alla cura dell’udito. Oggi Amplifon si è affermata come punto di riferimento globale nel campo dell’innovazione e dei servizi per l’udito: è presente, infatti, in 25 Paesi con una rete capillare di oltre 9.500 centri, avvalendosi della competenza di 19.400 tra dipendenti e collaboratori. Solo in Italia può contare su oltre 750 punti vendita, 2.700 centri di servizio e 1.200 qualificati audioprotesisti.

Grazie a questa estesa presenza internazionale e all’impegno nella ricerca, Amplifon ha raggiunto nel 2022 un fatturato di oltre 2 miliardi di euro, consolidando la propria leadership e quotazione in Borsa.

Ma al di là dei freddi numeri, il cuore pulsante di Amplifon è la centralità del paziente. Attraverso soluzioni personalizzate e un approccio su misura, l’obiettivo è restituire le emozioni dei suoni a chi li aveva persi, migliorando concretamente la qualità della vita. È questa dedizione che ha reso Amplifon un punto di riferimento per chiunque abbia a cuore l’innovazione nella cura dei disturbi uditivi.

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