Vaso di Pandora

Femminicidio: cause e fattori psicologici

Il femminicidio è un fenomeno drammatico che colpisce ogni anno migliaia di donne in tutto il mondo. Si tratta dell’uccisione di una donna per motivi legati al suo genere, spesso perpetrata da un partner o ex partner violento. Quali sono le cause e i fattori psicologici che portano a compiere un gesto così estremo? Quali sono le possibili strategie di prevenzione e di sostegno alle vittime? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, analizzando il fenomeno del femminicidio da diverse prospettive.

Cos’è il femminicidio

Il termine femminicidio deriva dalla parola inglese “femicide”, coniata negli anni ’70 per indicare l’omicidio di una donna per ragioni di genere. Si tratta quindi di una forma di violenza che ha alla base una discriminazione e una subordinazione della donna rispetto all’uomo, spesso legata a una cultura patriarcale e maschilista. Il femminicidio può essere commesso in diversi contesti, come la famiglia, la coppia, la comunità, il lavoro, la guerra, ma in tutti i casi si tratta di una violazione dei diritti umani e della dignità delle donne.

Secondo i dati dell’ONU, nel 2021 Più di cinque donne sono state assassinate ogni ora da un membro della propria famiglia. L’Italia è tra i paesi europei con il tasso più alto di femminicidi: secondo l’Istat, nel 2020 sono state uccise 91 donne, di cui il 70% da parte di partner o ex partner.

Le cause psicologiche del femminicidio

Non esiste un unico profilo psicologico dell’uomo che commette un femminicidio, tuttavia è possibile rilevare alcuni fattori che possono incidere sul suo comportamento violento.

In alcuni casi si può notare la presenza di una dipendenza affettiva: l’uomo vive la relazione con la donna come unica fonte di gratificazione e benessere, e non riesce a sopportare l’idea di perderla o di vederla autonoma e indipendente. Questo tipo di dipendenza può spingere a comportamenti ossessivi, possessivi, gelosi e controllanti nei confronti della partner, che, in estremi, possono sfociare in aggressioni fisiche o psicologiche.

Alcuni uomini che commettono femminicidio possono presentare una personalità narcisistica, caratterizzata da un senso esagerato di sé, scarsa empatia verso gli altri, e la tendenza a svalutare e umiliare chi non corrisponde alle loro aspettative. In questo caso, l’uomo vede la donna come un oggetto da usare per la propria soddisfazione, non riconoscendole diritti e bisogni propri. Se la donna cerca di distanziarsi o di resistere al suo controllo, l’uomo narcisista potrebbe reagire con rabbia e violenza, al fine di riaffermare il suo potere e la sua superiorità.

Un altro potenziale fattore è la presenza di una personalità antisociale, caratterizzata da un deficit di coscienza morale, mancanza di rispetto per le norme sociali e legali, e la tendenza a manipolare e sfruttare gli altri per i propri fini. L’uomo con personalità antisociale non prova rimorso o senso di colpa per le sue azioni violente, ma anzi tende a giustificarle o minimizzarle. Il femminicidio, in questo caso, può essere commesso in modo premeditato o impulsivo, spesso in risposta a conflitti o provocazioni reali o percepite da parte della donna.

Le strategie di prevenzione e sostegno

Per mitigare il fenomeno del femminicidio, è essenziale un intervento globale che abbracci diversi ambiti, fra cui il sociale, il culturale, il legislativo, l’educativo e il sanitario. In primo luogo, è fondamentale aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica rispetto alla problematica della violenza contro le donne, ricorrendo a campagne informative, iniziative culturali e testimonianze delle vittime.

Parallelamente, è necessario promuovere una cultura del rispetto e della parità di genere, impegnandosi attivamente per contrastare gli stereotipi e i pregiudizi che perpetuano discriminazioni e subordinazioni femminili. Un altro aspetto chiave riguarda il rafforzamento del quadro normativo e giuridico che protegge le donne dalla violenza, assicurando l’efficacia delle misure di protezione, la punizione dei responsabili e il risarcimento dei danni.

Punto cardine del processo è anche la formazione degli operatori dei servizi sociali, sanitari, giudiziari ed educativi, perché possano riconoscere i segnali di violenza e fornire un’assistenza adeguata alle vittime. È importante, inoltre, sostenere le donne vittime di violenza, offrendo loro supporto psicologico, legale, economico, abitativo e lavorativo, al fine di aiutarle a interrompere il circolo perpetuo di dipendenza e paura.

Infine, ma non per importanza, la prevenzione della violenza passa attraverso l’educazione dei giovani al rispetto reciproco, alla comunicazione non violenta, alla gestione delle emozioni negative, e al riconoscimento dei propri bisogni e diritti.

Il femminicidio è una piaga sociale che richiede l’impegno di tutti per essere sradicata. Solo attraverso una presa di coscienza collettiva e una rete di sostegno alle vittime si può sperare di fermare questa tragedia che nega il valore e la dignità delle donne.

Condividi

Lascia un commento

Leggi anche
La presa in carico dell’adolescente
23 Ottobre 2024

La presa in carico dell’adolescente

Css in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Istituzionale di Genova, propone per la giornata di Venerdì 25 Ottobre dalle 18.00 alle 20.00 all'interno di un ciclo di seminari sull'Adolescenza, un evento FAD…

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Le Ultime dall'Italia e dal Mondo
Leggi tutti gli articoli
Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.