Raggiungere la felicità significa essere in una condizione di completa serenità e pace con sé stessi e con il mondo, che di conseguenza porta ad avere una visione positiva e ottimista della vita. Tutto ciò per molti potrebbe sembrare troppo difficile o addirittura impossibile da raggiungere, ma non è così, visto che chiunque ci si può avvicinare, basta seguire il percorso giusto.
Grazie alla psicologia positiva è possibile migliorare tanti aspetti della propria vita e aumentare il proprio benessere psicofisico, vediamo insieme come…
Psicologia positiva: cos’è
La psicologia positiva è in poche parole la scienza della felicità, dato che studia i punti di forza che consentono al soggetto di raggiungere il massimo grado di soddisfazione personale. È una disciplina che si occupa della crescita e del benessere psicologico della persona, e lo fa focalizzandosi su quello che c’è di positivo: non si sofferma esclusivamente sulla patologia e sulle fragilità dei soggetti, analizza soprattutto le loro virtù. È volta al potenziamento delle caratteristiche migliori, infatti riprende anche il concetto di positività matematica, ponendo il focus su ciò che c’è di buono, e non su ciò che manca o che non va.
La psicologia positiva si concentra soprattutto sul concetto di gratitudine, molto importante soprattutto per chi riveste un ruolo genitoriale. Infatti, dopo diverse ricerche condotte su un gruppo di adolescenti è stato riscontrato che ricevere sostegno e incoraggiamento durante la fase di crescita è fondamentale per raggiungere e mantenere una buona salute mentale e una vita motivata e soddisfacente.
Durante il corso degli anni sono state individuate diverse strategie per mettere in pratica la psicologia positiva. Infatti, se per arrivare alla felicità c’è bisogno di serenità e ottimismo, bisogna dedicarsi ad allenare queste due componenti in maniera costante. Per farlo, ci sono degli esercizi semplici e intuitivi da seguire per ricominciare a guardare il bicchiere mezzo pieno.
Praticare la gentilezza
Essere gentili non costa nulla, eppure molto spesso ce ne si dimentica. Un buongiorno ricambiato a lavoro, un sorriso fatto ad un commerciante quando si entra nel suo negozio, un aiuto ad un anziano in difficoltà… Sono tanti i piccoli gesti quotidiani da poter mettere in atto per praticare la gentilezza, che fanno bene sia a chi la opera sia a chi la riceve.
Esercitarsi sull’empatia
Il modo più facile per praticare l’empatia e connettersi con l’altro è prima di tutto imparare ad ascoltare, e poi solo in seguito riuscire a capire il punto di vista altrui, provando a staccarsi dalle proprie idee e dai propri preconcetti e a mettersi nei panni dell’altro.
Esprimere gratitudine
Per esercitare la gratitudine ci sono due differenti modalità: quella autoriflessiva e quella interattiva. Secondo la modalità autoriflessiva bisognerebbe scrivere ogni giorno un diario della gratitudine, dove appuntare quotidianamente tutto quello di cui si è grati nell’arco della giornata. In questo modo si avrà sempre un memorandum anche nei momenti di sconforto, che si potrà rileggere per riacquisire forza di volontà e positività.
La seconda modalità invece, consiste nell’esprimere la propria gratitudine agli altri, senza trattenersi, evocando così forti stati d’animo di positività. Infatti, cercare di esprimere più parole gentili nei confronti di altre persone renderà anche la nostra vita più positiva.
Fare la lista della felicità
Un altro metodo pratico per innalzare l’umore e raggiungere il benessere è creare una lista della felicità, scrivendo semplicemente tutto ciò che può rendere felici, come: mangiare un gelato in compagnia, andare al mare, passare del tempo con il proprio partner, dedicarsi al proprio animale domestico, ecc…
Ovviamente questa lista si potrà sempre aggiornare man mano che il tempo passa, diventando così una fonte preziosissima di ottimismo, da utilizzare soprattutto nei momenti più bui e tristi, nei quali rileggendola ci si ricorderà che ci sono molte cose per cui essere felici, che faranno sembrare il mondo un po’ meno grigio.
Sorridere
Porsi in maniera positiva con il prossimo e partire sempre con il sorriso può sembrare banale come consiglio, ma dato che non ci si pensa mai non lo è affatto! Il sorriso è uno strumento molto potente, in grado di migliorare sia l’umore di chi lo fa, sia quello di chi lo riceve. Questo succede perché quando si sorride il cervello umano tende ad interpretare il sorriso come un segnale di gioia e così, di conseguenza, secerne quei neurotrasmettitori che permettono di alzare lo spirito. Se non si riesce a sorridere a comando, ci si può esercitare quando si è soli, pochi minuti al giorno.