Vaso di Pandora

Come vincere la paura degli psicofarmaci?

La diffidenza nei confronti dell’utilizzo di psicofarmaci è largamente diffusa e piuttosto comprensibile.
Ma come vincere la paura degli psicofarmaci? E perché è così diffusa?

Perché la paura verso gli psicofarmaci è così diffusa?

Tra le principali motivazioni alla base della paura nei confronti degli psicofarmaci vi sono sicuramente le preoccupazioni relative gli effetti collaterali e al rischio di dipendenza. In molti casi, vi è anche il timore che questi farmaci possano alterare alcuni tratti della personalità o influire sulle capacità cognitive.
Ma, ad alimentare il timore e la diffidenza nei confronti degli psicofarmaci, contribuisce moltissimo il pregiudizio e lo stigma sociale, non solo verso questa tipologia di medicinali, ma nei confronti della salute mentale in generale. Il tabù sull’argomento genera inevitabilmente disinformazione ed è propria questa, a ben vedere, la causa principale della paura socialmente diffusa verso gli psicofarmaci.

Diffondere consapevolezza a livello sociale e istituzionale e, nel particolare, offrire un’informazione accurata e approfondita al paziente che necessita un trattamento psicoterapeutico, è fondamentale per superare questa paura.

Sfatare preconcetti e luoghi comuni sugli psicofarmaci

La ricerca medica e gli studi scientifici ufficiali in materia aiutano a sfatare alcuni luoghi comuni, preconcetti e stigma associati agli psicofarmaci:

  • Gli psicofarmaci creano dipendenza!
    No, gli psicofarmaci non creano dipendenza: esattamente come per molti altri medicinali, se si segue la prescrizione del medico e si rispettano dosaggio e modalità di assunzione, non ci sono pericoli di dipendenza.
  • Gli psicofarmaci sono per i matti!
    Assolutamente no: gli psicofarmaci non vengono trattati esclusivamente per il trattamento di malattie mentali, ma possono aiutare ognuno di noi nel trovare l’equilibrio mentale all’occorrenza, ad esempio in caso di ansia, disturbi dell’attenzione, del sonno, stress post traumatico…
  • Modificano la personalità o danneggiano il nostro cervello!
    Anche questo è del tutto falso, come tutti i farmaci, agiscono in maniere mirata intervenendo solo sulle sintomatologie da trattare.
  • Vincoleranno tutta la nostra vita!
    Assumere psicofarmaci non vuol dire doverlo fare per il resto della propria vita: spesso è sufficiente un trattamento mirato e circoscritto per avere i benefici sperati.  

L’informazione come antidoto per la paura

Per vincere la paura degli psicofarmaci è prima di tutto necessario informarsi, educarsi su come agiscono, comprenderne gli effetti e gli obiettivi terapeutici.

È fondamentale tenere a mente che la salute mentale è importante tanto quanto quella fisica: gli psicofarmaci, proprio come tutti gli altri medicinali, vanno assunti esclusivamente dietro la guida di un professionista.
Il ruolo del terapeuta e del medico in generale non consiste solamente nell’indicare il tipo di farmaco da assumere, in che modalità e in quali quantità – direttive importantissime e imprescindibili per consentire al farmaco di agire correttamente – ma anche nel fornire informazioni dettagliate sul trattamento e sulla condizione del paziente.
Conoscere i potenziali effetti collaterali di un farmaco, avere gli strumenti giusti per approfondire la propria condizione, esprimere preoccupazioni e perplessità per ricevere chiarimenti e spiegazioni è un diritto del paziente.

Per vincere la paura degli psicofarmaci è cruciale parlarne apertamente con il proprio medico: esprimere apertamente le proprie preoccupazioni e porre domande chiare e dirette permetterà di dissipare dubbi e timori.
Comprendere il ragionamento scientifico dietro la prescrizione, valutare le altre opzioni terapeutiche disponibili, avere accesso a fonti di informazioni affidabili e imparziali, permetterà al paziente di sentirsi più sicuro e di affrontare il percorso terapeutico in maniera consapevole.

Sicuramente è sconsigliabile informarsi da soli, azzardare autodiagnosi su internet e consultare fonti non ufficiali: sono proprio questi i modi in cui ci convinciamo di falsi miti e alimentiamo paure e disinformazione.

farmaci di diverso tipo e colore
L’informazione, la comunicazione con il proprio medico e la consapevolezza sono fondamentali per vincere la paura nei confronti degli psicofarmaci.

L’importanza del monitoraggio e delle terapie complementari

Per sentirsi più sicuri e tutelati, ma soprattutto per essere certi dell’efficacia della terapia farmacologica, è consigliabile affiancarla a trattamenti complementari, prima tra tutte la terapia psicologica.

Inoltre, durante l’assunzione degli psicofarmaci, è importante monitorare attentamente gli effetti e comunicare regolarmente con il medico. Condividere eventuali cambiamenti o reazioni inattese può aiutare il medico a regolare il trattamento in modo appropriato.

In conclusione, la paura degli psicofarmaci è una sfida che può essere superata attraverso l’informazione, la comunicazione aperta con i professionisti della salute mentale e un approccio consapevole alla cura della propria salute mentale.
Ognuno reagisce diversamente ai farmaci, quindi trovare l’approccio terapeutico più adatto e sentirsi confortevoli con le decisioni prese è fondamentale per il benessere psicologico.

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