Le costellazioni familiari sono un approccio terapeutico unico che aiuta a comprendere e risolvere dinamiche disfunzionali all’interno del sistema familiare. Sviluppato dal filosofo e terapeuta tedesco Bert Hellinger, questo metodo utilizza rappresentazioni simboliche per portare…
Tutti noi sperimentiamo l’ansia in risposta a situazioni percepite come minacciose o stressanti. Tuttavia, quando questa emozione, di per sé sana, diventa eccessiva e persistente, può manifestarsi attraverso sintomi fisici, dando origine a quella che…
Abbiamo recuperato questo capitolo da un libro sulla Comunità Terapeutica che il Gruppo Redancia aveva pubblicato ormai tanti anni fa, ma che ci sembra possa dirci ancora qualcosa di interessante.
La proattività è diventata una competenza fondamentale per il successo aziendale. Essere proattivi significa anticipare le situazioni critiche, cogliere le opportunità e agire in modo responsabile per raggiungere gli obiettivi. In questo articolo vi spiegheremo…
L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.
La terapia amniotica è un innovativo trattamento di gruppo basato sull'uso comunicativo del tatto affiliativo, che viene ottenuto attraverso movimenti e gesti simili a quelli dell'accudimento parentale.
L’Intelligenza artificiale è un vasto “campo largo”, con collegamenti con la logica, la statistica, la psicologia cognitiva, le neuroscienze, la linguistica, l’informatica. Questa complessità contribuisce a incrinare la classica distinzione fra scienze naturali e scienze…
In questi giorni è stato pubblicato il Rapporto Salute Mentale 2022 del Ministero della Salute. Nel presente contributo vengono messi a confronto alcuni dati per cogliere le principali variazioni intervenute sia nell’ultimo anno sia nel…
All'inizio di Settembre scorso, grazie al sostegno dell'Associazione di Beneficienza Eugenio Benedetti, con la Dott.ssa Aubin Valerie, capo della Delegazione in rappresentanza dell'Ospedale CHPG di Monaco abbiamo partecipato al 22° Congreso ISPS ( International Society…
Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.
L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.
Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.
Interessante l’intervento di Anna Bonfanti. Mi limito soltanto ad evidenziare un passo del commento che ha ingenerato in me qualche perplessità (ma mi scuso anticipatamente qualora avessi male interpretato) laddove si dice che “…la scienza è imperfetta, ha per esempio proliferato nei totalitarismi (vedi teoria darwiniana della selezione naturale e liberismo selvaggio)”. Comunque sia, a scanso di equivoci, mi preme sottolineare che non è la “teoria darwiniana della selezione naturale” in sé ad essere totalitaria, ovviamente, ma forse sono certi totalitarismi che si sono appropriati indegnamente della teoria darwiniana per giustificare ideologicamente le differenze di classe sociale o la presunta superiorità di un popolo rispetto ad un altro o per difendere radicalmente il laissez faire e opporsi agli interventi pubblici in economia diretti a “salvare dall’estinzione gli individui incapaci dell’autodisciplina necessaria a sopravvivere”. È vero che lo stesso Darwin ha utilizzato l’espressione “survival of the fittest” (“sopravvivenza del più adatto”) dando così la stura ad un “fraintendimento” monumentale, a voler essere indulgenti. Tuttavia, “fit” cioè “adatto” non vuol dire andare alla ricerca degli organismi “più adatti” tra quelli che sono adatti al loro ambiente e tra questi addirittura scovare “il più adatto” o “il più capace” insomma “il migliore” stravolgendo così totalmente il concetto di “fitness”, probabilmente, e riducendolo quasi ad una sorta di pratica “eugenetica ontologica e sociale in seconda battuta”. A meno non ci stiamo riferendo impropriamente ancora al “darwinismo sociale” nel tal caso staremmo parlando di Spencer e di “spencerismo sociale”, forse. Che è tutt’altra cosa, direi. Non c’è omomorfismo tra le teorie di Darwin e di Spencer, mi sembra. Sebbene anche nel caso di Spencer ci andrei cauto a definirlo tout court “il crudele sostenitore di certe piaghe sociali in nome di una presunta naturalità delle stesse”. Non so cosa ne pensate, mah…
La sintesi non sempre è la migliore via della chiarezza: non intendevo certo presentare il darwinismo come sostenitore di un approccio eugenetico a giustificazione delle disparità sociali. Mi riferivo all’uso che viene fatto delle teorie scientifiche, come ben espresso nel commento