Sofferenza Nostra

Qualche giorno fa un giovane ospite della REMS mi ha affidato le registrazioni di alcuni brani da lui composti e cantati, chiedendomi di pubblicarli sul canale Youtube creato per gli ospiti di questa struttura.
Qualche giorno fa un giovane ospite della REMS mi ha affidato le registrazioni di alcuni brani da lui composti e cantati, chiedendomi di pubblicarli sul canale Youtube creato per gli ospiti di questa struttura.
Ho visto SanPa su Netflix.
Un bel documentario capace di descrivere una realtà complessa senza pregiudizi o schieramenti ideologici.
Hanno parlato alcuni dei protagonisti e ne é derivata una descrizione a mio avviso sufficientemente verosimile.
L’Autore parla della pandemia come di una cartina di tornasole che evidenzia molte contraddizioni nel nostro modo di essere e coesistere; può aprire nuove prospettive illuminanti.
Un pressoché centenario Edgar Morin ci propone una articolata riflessione stimolata dall’attuale contingenza Covid, inserita peraltro in più ampio e articolato momento storico.
Emanuele Coccia ci parla dei pesanti abusi che quotidianamente perpetriamo nei confronti degli animali; della necessità di cambiare ottica, cessando di considerarli oggetti a nostra disposizione, ammettendo invece che sono soggetti portatori di possibili diritti: criticando quindi a fondo ciò che è stato chiamato specismo…
Si ripropongono nomi che sono stati idoli di un’epoca, anche in un contesto di confronto intergenerazionale, e che oggi sono un po’ in penombra. Che cosa resta vivo oggi del loro messaggio? Senza pretendere una risposta, val la pena ripensarlo. Quindi l’articolo mi ha invogliato a leggere il citato volume appena uscito “Non nascondermi la […]
Roberto Esposito parte col ricordare come il Covid ci abbia reso consapevoli della nostra vulnerabilità; condizione inevitabilmente umana, sottolineata già dai tragici greci e ripresa con grande intensità nel novecento, soprattutto – ricorda Esposito – da donne, come Simone Weil e altre. Ciò, non per caso poiché il “sesso debole” è stato tale per millenni, […]
L’Autore ci parla quasi si trovasse ancora, come nel 1970, nella Clinica svizzera dove allora è stato ricoverato abbastanza a lungo. In un prolungatissimo monologo interiore ci dice la sua depressione, offrendone una visione dall’interno che coniuga l’intensità del dolore mentale con la sensibilità e professionalità dello scrittore; valido quanto insolito aiuto alla comprensione empatica […]
Nel momento in cui la minaccia sembra allontanarsi (speriamo) si può aprire uno spazio di riflessione, cui Donatella Di Cesare ci invita. Ci propone il Virus come occasione di ripensamento sulle nostre mitologie sociali, come evidenziatore delle nostre dinamiche collettive.
Restare a casa.
É l’esatto contrario dello slogan con cui abbiamo iniziato questa avventura, dieci anni fa.