Legge Basaglia e nuovi “matti”

Leggendo l’articolo in prima pagina di Vera Slepoj ho avuto la chiara impressione del limite della superficialità e dell’ignoranza.
Leggendo l’articolo in prima pagina di Vera Slepoj ho avuto la chiara impressione del limite della superficialità e dell’ignoranza.
Si parla di un concorso ritenuto mal gestito, a danno di tecnici a indirizzo basagliano. Non so nulla, evidentemente, di quanto accaduto, e non abbastanza dei meriti e limiti del c.d. modello triestino come attualmente messo in opera.
La bella proposta della fattoria terapeutica e il ruolo assegnatovi agli animali domestici, ruolo che qui non può esser definito che come relazionale, può stimolare una riflessione sul complicato rapporto nostro con il mondo animale, cui sentiamo di appartenere ma anche no: è un nodo che non abbiamo mai sciolto.
Commento all’articolo: Alaska, via libera di Trump a ciambelle e fari per stanare e uccidere cuccioli di orso e lupo – La Stampa, 10/06/2020
Spariamo a cuccioli di lupo, staniamo orsi in letargo, divertiamoci a cacciare per il solo gusto di uccidere, per far vedere che siamo più forti, più furbi, vinciamo sugli animali.
Si esulta, si celebra il Made in Italy.
Il ponte di Genova è risorto in tempi record.
Il costo enorme: 43 vittime innocenti, 43 morti, 43 famiglie distrutte dal dolore.
Le proposte di Trump sulla pandemia e sui “rimedi” hanno già ricevuto una risposta dai tecnici che si sono dimostrati fin troppo benevoli nel ritenerle meritevoli di risposta.
Bion diceva che il pensiero si sviluppa in un contesto depressivo.
Commento all’articolo di P. Chesi, L. Reale, M.G. Marini apparso sul Sole 24 Ore del 05/02/2020
Narrare la depressione maggiore per uscire “fuori dal blu”
di Pasquale Pisseri
Gli Autori precisano giustamente, a scanso di equivoci, che stanno parlando di depressione maggiore, non di quelle semplici deflessioni dell’umore che finiscono con lo sconfinare nella comune e jaspersianamente […]
Commento all’articolo di F. Rampini apparso su La Repubblica il 07 gennaio 2019
Si riprende un articolo di Alex Berenson apparso di recente sul New York Times.
Si parla di innovazione e sviluppo tecnologico, due concetti con valenza sicuramente positiva.