In questo momento di cambio climatico, soffriamo il caldo umido, ci preoccupiamo per i rischi di colpi di vento improvvisi, riflettiamo sulla necessità di rispettare la natura e ci accorgiamo della pochezza complessiva dell’essere umano.
In verità, riprendendo alcune riflessioni in merito che abbiamo fatto in questo giornale, anche i cani hanno le loro pecche.
Ci accomuna la cagnara ovvero quell’insistente protestare contro tutto e tutti, quel vociare fastidioso ed aggressivo fine a se stesso, quella incapacità di veder oltre il proprio interesse mistificandolo con una pseudo riflessione che nasconde bassi istinti che magari sono anche naturali, ad esempio, la paura che si trasforma in abbaio sempre più insistente e in tentativi di aggredire per timore di esserlo: tristezza infinita.
In fondo però, anche i cagnetti hanno diritto di esistere, in fondo sono degli sfortunati, poco amati e poco intelligenti; esistono però anche i cani assassini potenziali che vanno evitati con cura soprattutto se nessuno mette loro la museruola.
La cagnara avanza inesorabile ed è sempre più fastidiosa.
Chi vorrebbe descriverla non sa farlo in modo tale da permettere che si trasformi in qualcosa che assomigli vagamente al logos: che sarà mai questa parola?
Ci viene da riflettere sull’importanza della storia, sui greci antichi; in fondo passeggiamo nel Cilento e siamo vicini a Paestum.
Io e Boé ci guardiamo e continuiamo la passeggiata; osserviamo il mare ne apprezziamo il colore, la dimensione, le onde create dal vento; il suo continuo mutare: che sia necessario tornare a Poseidon?
La cagnara diminuisce sino a scomparire.
Se Boé, come mi sembra, non accetta la carica di Presidente del Consiglio, cerchiamo almeno di fargli digerire quella di Governatore della Regione Liguria. Almeno risolverebbe con un abbaio unico il problema Rems
Chanel è sorda e cerca la padrona che non può più sentire traballando sulle gambe ma si ricorda di un legame, di un qualcosa di coerente che le permette di rassicurarsi… non sente la cagnara e dice andiamo alle cose essenziali, torniamo a sentimenti cagneschi cioè umani… attaccamento, ricordo, conoscenza… il resto sono cose da stupidi…. o perlomeno non le so. Per fortuna sono un cane.
Non ho paura, semplicemente non voglio ascoltare bestemmie e film porno a tutto volume, provenire dalla tua struttura, soprattutto di notte. Ma se non lo reputi fastidioso posso venire sotto casa tua e fare altrettanto e poi ne riparliamo, va bene?
Credo che l’intervista al direttore, o al responsabile delle comunicazioni esterne, sia un grande atto di responsabilità.
Adesso in cronaca è stato messo sotto la gogna mediatica Delfino.
Ma quanti sono assassini? per soldi, per potere, per difesa personale?
Se una persona è malata psichicamente e ha fatto un atto così crudele come uccidere una persona, può essere perdonato? Può perdonarsi? Può redimersi?
Non lo so. Ma credo che la riabilitazione sia più importante della condanna.
Grazie per il lavoro che state facendo.