Epidemie e Garcia Marquez

La pandemia mette pesantemente in crisi le nostre capacità di rapporto: siamo costretti a evitarci fisicamente.
La pandemia mette pesantemente in crisi le nostre capacità di rapporto: siamo costretti a evitarci fisicamente.
La pandemia li ha fatti uscire allo scoperto come le lumache dopo un giorno di pioggia.
Impegnatissimi, chiusi nei loro uffici o nelle loro case diventati uffici, ben lontani dalla realtà di tutti i giorni e dai bisogni prevalenti fanno un indubbio sforzo indirizzato anche onestamente per produrre moduli, interviste, richieste dati, formulazione di strategie magari in ritardo ma comunque sensate.
Ho sentito tante riflessioni, commenti, pareri in questo periodo (meglio dire le ho lette al pc ma le ho sentite rimbombare dentro di me insieme alle mie emozioni più o meno decifrabili).
Articolo apparso anche su La Repubblica il 7 maggio 2020
La drammatica pandemia che ha sconvolto il mondo porta a interrogarci brevemente sulle conseguenze psichiche che ha avuto e potrà avere su di noi e sui nostri pazienti ospiti delle comunità terapeutiche del Gruppo Redancia. Una prima considerazione riguarda la costrizione che ora accomuna pazienti e terapeuti: di necessità la nostra libertà ed il nostro arbitrio ci vengono negati.
Si esulta, si celebra il Made in Italy.
Il ponte di Genova è risorto in tempi record.
Il costo enorme: 43 vittime innocenti, 43 morti, 43 famiglie distrutte dal dolore.
Se si potesse eliminare il corona virus con le parole la pandemia sarebbe finita. Nominare un’entità ignota crea l’illusione di poterla controllare. Controllare i terrori che il virus evoca: angosce di annichilimento, angosce depressive, angosce schizo-paranoidi che in variabile misura, toccano tutti.
Se si potesse eliminare il corona virus con le parole la pandemia sarebbe finita. Nominare un’entità ignota crea l’illusione di poterla controllare. Controllare i terrori che il virus evoca: angosce di annichilimento, angosce depressive, angosce schizo-paranoidi che in variabile misura, toccano tutti.
Coordinatore tecnico Gruppo Interregionale Salute Mentale della Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni
Attualmente impiegata presso la Comunità Riabilitativa Psichiatrica Redancia Po in qualità di Direttrice di Comunità.
Paola Bartolini Genova 2/10/1969. Laureata in Medicina e Chirurgia, si è specializzata in Psichiatria presso l’Università di Genova nel 2002. Collabora con il Gruppo Redancia dal 1998. Dal 2002 lavora come Libero Professionista presso il Centro Terapeutico “Villa del Principe “ . Dal 2010 fa parte del Comitato di Redazione del Vaso di Pandora.